Alessandro Bergonzoni

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Madornale 33

1999
Di e con Alessandro Bergonzoni
Regia: Claudio Calabrò
Scene: Mauro Bellei
Ufficio Stampa: Riccardo Rodolfi
Organizzazione e distribuzione: Progetti Dadaumpa
Assistenza tecnica: Tema Service
Produzione: I Piccioni di Piazza Maggiore
Bergonzoni ItunesACQUISTA
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Personaggi ed interprete:

Fufyo - Shinai - Simeone - Vanvera e Bastiana (Le Moccole) - un cinese di Göteborg: Alessandro Bergonzoni

IL PENSIERO IN 33 FERMATE

1° FERMATA: davanti al giorno si ferma la macchina del tempo e scende qualcuno, chi? Scende la sera.

2° FERMATA: prima il piacere poi il volere e soltanto alla fine il godere

3° FERMATA: prima ci vuole stima, dopo la stima c’è il rispetto poi viene l’affetto. E tra il rispetto e l’affetto ci vorrei un sorbetto: due concetti, uno dolce e l’altro frutta, perché ad ogni buon conto corrisponde sempre una grande cena.

4° FERMATA: quando penso che i padri di oggi saranno i nonni di domani mi consolo soltanto pensando al fatto che certi cuccioli sono e saranno sempre figli di cani.

5° FERMATA: non sei cacciatore ma vorresti imparare e per di più ami i laghi? Comincia a fare un po’ di tirocigno.

6° FERMATA: quando ti sarai tolto tutte le voglie ti resterà tanta pelle da farci la borsa dei desideri.

7° FERMATA: l’uomo non è una macchina perché se così fosse dormirebbe in un garage.

8° FERMATA: Kioto scaccia Kioto; ci ritroveremo tutti in Giappone con un martello in mano, a raccontare ai bambini con le dita livide la storia di "Martellino, pane e vino".

9° FERMATA: il metallo è un composto del ferro; la prova più scottante è Olivia mentre stira.

10° FERMATA: dallo stratagemma nascono fior fiori di idee.

11°FERMATA: l’importante è disturbare chi vuol fare la guerra in santa pace.

12° FERMATA: diffidate di chi crede nell’uso della spirale di violenza per non mettere in cinta una città.

13° FERMATA: i vecchi troppo curvi su sè stessi sbandano.

14° FERMATA : molte volte quello che non vedi è un moscerino anoressico.

15° FERMATA: continua a fare nodi al fazzoletto per ricordarti di scioglierli.

 16° FERMATA: dalla diciassettesima alla trentesima fermata le soste intermedie sono soppresse: sono stati trovati pensieri contorti.

 31° - 32° - 33° FERMATA: sono ancora sovrappensiero.


 

Bastiana e Vanvera sono due donne anima, di ultimo rango, un infimo rango, il classico rangotan. Seguono l’istinto e se vanno al funerale di una idea seguono l’estinto.S’immedesimano, preveggono, la sanno lunga, la fanno lunga, piovono a ciel sereno, fanno il quadro della situazione con dolce pennello.

"Mi chiamo Bastiana"
"Mi chiamo Vanvera"
"Non è vero..."
"Invece sì che è vero e tu lo sai se io non posso dire perchè. Perchè è una parola grossa" per... questa mi piace di più."
"Conoscevo una donna come te: adesso fà la sarta e passa le notti in bianco a far vestiti da sposa, però lei non si sposa mai perchè dice che le mogli sono come i buoi: paesi tuoi...!"
"Sì vabbè ma questo cosa c’entra???"
"Indovinalo..."
"Ha a che fare con la storia di Fufyo?"
"Acqua..."
"Con quella del grande Shinai?"
"Bicchiere..."
"Bicchiere?"
"Acqua, insomma!"
"C’entra con le avventure di un eremita?"
"Fuocucciolo, piccolo di fuoco, fiammella, scintilla"
"Ha a che fare con le 33 verità?"
"Fochine..."
"In che senso?"
"Acqua ghiacciata, gelata, fredda... insomma ci sei lontana"
"Mi arrendo!"
"Dai tenta!"
"Stai parlando del grande Simeone? Stai parlando del grande Shinai?"
"Falò! Dai che ci sei! Nerone, arsura, lapilli. Sei perspicace sai?"
"Alle volte sei inquietante..."
"Inquietante quante?"
"Ah non le conto mica tutte le volte..."
"Allora nella vita cosa fai?"
"Dò una mano alla gente a trovare tutte le verità".


 


 


SENZA TITOLO

Da una statistica fatta su 33 miliardi di esseri viventi si è scoperto che il 33% può diventare morente. Infatti su 7.000 casi di morte violenta, 33 tornano a vivere in un corpo diverso, altri 33 nello stesso corpo segnando un incremento di quel senso di marcio che non guasta. (tratto dallo studio "Il gusto del disgusto").

SONO SOLO SOLO (SSS)

Meglio soli che lune. Quando mancano dieci giorni al solstizio di primavera la luna esce dal secondo pediluvio in una fase catartica, con Plutonio in Uranio, Menenio in Agrippa, Giove in Cranio, Mercurio in Termometro, i Pesci in Acquario. E’ il classico periodo in cui gli sceriffi si suicidano: è la notte delle stelle cadenti. In quella notte chi si sente solo perde anche l’udito e si chiude in sè stesso. E’ in quella notte che basta trattenere il respiro per più di sei ore e sei morto. Per più di sei ore? Solo?

TRATTO DALLO SCRITTO "DEL LAMA ORMAI SI BUTTA VIA BEN POCO"

I cinesi estraggono dal lama tutti i laminati possibili. I resti dell’animale da trasporto vengono gettati in pasto ai lama che nello sgranocchio mummiano: "Ehi ragazzi, ma è uno di noi, è uno dei nostri!" Le setole ricavate dalle interiora del lama, dato che a loro il pelo cresce all’interno, vengono adoperate per fare i cucchiai di setola, utili all’uso e alla vista ma soprattutto all’uso della vista, gli orologi di setola, le presine di setola, gli inginocchiatoi di setola, i confessionali e altri oggetti di comune denominatore. il lucore che emette la setola sulle lamine smaltate s’opacizza se c’è troppa setola, s’ossida se opaca, miezzega se è siciliana, pizzica se è troppo puntuta. In questo i cinesi sono artigiani espertissimi, la prova? Nessun lama ha dimostrato il contrario.



Jean, Jean Jean e Jean per Jean ci hanno scritto un telegramma per il nuovo spettacolo:

"APPRESA NOVITA’ NUOVO SPETTACOLO -CUORE CI SI E’ INGRANDITO - PETTO SCOPPIARE STA PER - E TUTTI E TRE UNITI IN ABBRACCIO CINGENTI AUSPICHIAMO SUCCESSI MEDESIMI SI NON PLUS ZIUS - INOLTRE CI UNIAMO AL GAUDIO IN QUESTO GIORNO COME LA NOSTRA AMICA GIORNO DI LETIZIA - UN PO’ INVIDIOSI DLEL FATTO (INTESO COME DESTINO) CHE VOI COMINCIATE AVVENTURA EX-NOVO E NOI EX PROTAGONISTI FINITO ABBIAM DI ITALIA GIRAR - TOURNEE’ BUONA - TEATRI COLMI - APPLAUSI TANTI - SI ARRIVA SEMPRE A UNA SCELTA DI FONDO SENZA PER QUESTO RINUNCIARE ALLA PROPRIA IGIENE PERSONALE CIOE’ SENZA LAVARSENE LE MANI - E NOI JEAN JEAN JEAN E JEAN PER JEAN SIAMO VICINI A FUFYO, SHINAI, SIMEONE, VANVERA E BASTINA, CONSCI DI DIRE UNA PAROLA COME CONSCIA E SICURI SI AVERNE SBAGLIATA UN’ALTRA - MA PROPRIO PER QUESTO CI ILLUDIAMO DI RESTARE NEI VOSTRI RICORDI COSI’ COME SALLY MARTINO IMPERATORE DELLA MISERIA ASSETATO DI GIUSTIZIA CHE SI BEVVE TUTTO L’OCEANO MA NON SOFFOCO’ E NON ANNEGO’ ANZI SALVO’ TUTTI QUELLI CHE STAVANO ANNEGANDO LASCIANDOLI A SECCO MA VIVI - ODIATO DALLA FAUNA MARINA SI SPOSO’ CON LETIZIA - BE’ QUESTO E’ PIU’ UN FATTO NOSTRO - COMUNQUE VOLEVAMO DIRE QUESTO E ALTRO - QUESTO VE L’ABBIAMO DETTO ALTRO VE LO DIREMO AL PROSSIMO DEBUTTO.

JEAN JEAN JEAN E JEAN PER JEAN»

 

 

Fufyo è il prescelto, tra milioni di uomini, forse predestinato dal fato o forse dalla sua lucida perspicacia, sarà lui al quale verrà affidato il compito dei compiti, il fulcro del pensiero umano: trovare le 33 verità fondamentali dell’esistenza.
Fufyo ha la mente libera, un intuito felino, scarroccia solo quando la logica è molto rigida, ma è un’aquila appena questa può percorrere sentieri più impervi, è in grado di dipanare ragionamenti sbriciolati, tenersi in equilibrio sui pensieri più alti o riconoscere il senso anche quando non è compiuto.
Shinai, che ben conosce il mondo e ancora meglio i suoi abitanti, sa che Fufyo è un uomo "adatto": a cercare, a trovare, a vivere di solitudine sull’eremo della ricerca. Gli lascerà poche scaglie di sapere, alcuni consigli e un grande compito da portare a termine, poi lo abbandonerà a se stesso. Fufyo non è uomo di meditazione, ma di azione mentale e l’eremo diventerà la sua palestra del pensiero, non ascetica, ma odorosa, gommosa, faticosa...
Condirà con il sale dell’impossibile e l’olio del "non si può dire" ogni riflessione, distrazione o classificazione, metterà i pensieri più profondi sotto a quelli superficiali, vedrà cose che non è dato vedere e scoprirà anche, insieme alle verità, tante innocue bugie.

Claudio Calabrò